
Partiamo dall’inizio, dalle fondamenta del mio ruolo nel mondo ciclismo. Il ciclismo è una passione smisurata, che nasce dall’idea di impegnarsi per gli altri e non per se stessi.
Una passione di famiglia: mio padre giudice di gara, mia madre direttore sportivo, organizzatori di più di 400 eventi, di team giovanili, dilettantistici e femminili. Dove anche io ho militato: quando ho smesso di gareggiare (senza imbarazzo: nessun risultato apprezzabile ma tanta, educativa, fatica) ho cominciato a collaborare all’interno di questo nostro mondo federale, dall’ufficio
stampa ai primi ruoli tecnici con le rappresentative regionali e poi al Consiglio Regionale Emiliano Romagnolo; poi segretaria nell’ “Associazione dei team dilettantistici ACD”, per arrivare in Consiglio Federale come rappresentante dei tecnici e contemporaneamente al Consiglio Nazionale Coni (sempre Rappresentante dei tecnici). Senza mai staccarmi dalle mie radici, dalla mia famiglia: la società in cui sono nata e cresciuta che ancora oggi fa attività giovanile fuoristrada e strada ed organizza eventi per giovanissimi.
Ogni passo è stato maturato con una crescita di competenze e conoscenze, riconosciute attraverso i passaggi elettorali dove tutti, uomini e donne, mi hanno sempre spinta ad andare avanti.
Se penso agli ultimi anni in Consiglio Federale, penso a tutti i km percorsi che mi sono serviti per conoscere tutta l’Italia del ciclismo, tantissimi appassionati, per conoscere i problemi e le possibili soluzioni, le proposte, le dinamiche. Mi avete vista in tante occasioni, sono stata presente con voi nei momenti chiave, per affrontare ogni tipo di situazione.
Oggi, come 4 anni fa, tante persone che sono parte della spina dorsale del ciclismo, mi hanno spinto a compiere questo ulteriore passo, dopo aver condiviso idee e progetti per una crescita di tutto il nostro sport, per immaginare e realizzare un ciclismo aggiornato e più vicino alle giovani generazioni.
Conosco i meccanismi federali e quelli del Coni grazie alla permanenza nel Consiglio Nazionale, sono stata Commissario Straordinario del Comitato Regionale Umbria ed ho sempre dimostrato concretezza e visione sui temi che devono essere la risposta efficace alla soluzione dei problemi. Sono stata Vice Presidente del Coni Regionale Emilia Romagna ed anche impegnata nello staff della Scuola Regionale dello Sport, oltre ad avere collaborato con la Scuola dello Sport Nazionale per la realizzazione di tante iniziative formative.
Professionalmente e sino al 2013, mi sono occupata della gestione amministrativa e del personale di una Piccola Industria. Ho partecipato ai lavori della commissione UCI “Woman’s Commission” che nel 2019 ha realizzato un interessante studio e ricerca sullo sviluppo del ciclismo femminile nel mondo. Oggi faccio parte del consiglio direttivo dell’UCI e della Commissione UCI “Ciclismo per tutti”. La mia esperienza passa anche attraverso una secondo mandato come Assessore allo Sport, eventi, politiche sociali e giovanili del Comune di Salsomaggiore Terme, ed attraverso esperienze formative personali come il corso di Management dello Sport SDS/LUISS e la laurea in Scienze della Formazione e dell’educazione.
Non mi nascondo dietro nulla, so che determinazione, passione e competenza mi hanno portato fino a qui, per questo penso con ancora maggior convinzione ad una Presidenza molto concreta ed ispiratrice di un clima pacato, molto nazionale e poco fratricida, molto collegiale e dialogante, che sappia coltivare rapporti istituzionali in grado di portare il nostro sport ad un livello di maggiore rappresentatività.
Non amo entrare in polemiche personali, difendo (e penso che lo debbano fare tutti) il ruolo ed il prestigio dell’istituzione FCI, con la quale dobbiamo ottenere gli obiettivi che ci prefiggiamo.
Il ciclismo è uno sport che può puntare ad un rilancio, può avvicinarsi a tutti, anche e soprattutto ai più giovani. La Federazione può giocare un ruolo da protagonista ed io mi ripresento per mettere a frutto questa esperienza e questa visione.
Sarà mio compito fare subito un’analisi della situazione, consapevole delle difficoltà con cui dovremo confrontarci nel breve e medio periodo, forti della capacità di fare squadra, tra di noi ed anche con le istituzioni sportive e politiche.
Abbiamo una grande opportunità: un’Italia che sta guardando alla bicicletta come soluzione e prospettiva futura, abbandonando i vecchi retaggi e dando nuova potenziale linfa al nostro settore. Dobbiamo coglierla.
In più, sappiamo che l’art. 33 della Costituzione oggi recita: «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme». Dobbiamo lavorare con maggiore consapevolezza.
In conclusione, ho percorso in lungo ed in largo questa Italia da semplice tesserata e con i vari ruoli sui quali ho raccolto negli anni la vostra fiducia. Penso che potremo fare molto di più, per costruire rispettandoci e divertendoci con lo sport che più amiamo: ascolto, disponibilità, completezza delle informazioni, passione vera ed amore verso i giovani ed il ciclismo in generale, elementi che sono sempre stati ben presenti nello svolgimento dei miei compiti.
Le mie parole chiave sono la sintesi delle azioni che metterò in campo, che metteremo in campo, mi auguro, con grande spirito di squadra:
- Organizzazione, informazione, programmazione
- Rinnovata attenzione al territorio, ai progetti dedicati, alle organizzazioni.
- Maggiore impulso al ciclismo giovanile, alla promozione, ai team di base; tutela degli atleti e delle atlete e della sicurezza
- Squadre nazionali, armonia gestionale tra settori
- Ciclismo per tutti e con tutte le componenti
- Il ciclismo come stile, immagine e comunicazione globale.
